
-Ho espresso un desiderio,
nato dal cuore,
Con il cuore l’ho racchiuso in una bottiglia
e l’ho affidato al fiume.
Un gesto antico,
dal sapore romantico.
La richiesta giocosa di un’anima gioiosa,
spinta dalla gratitudine e dalla convinzione
che a lei ritorni con un messaggio
di nuova speranza.-
E’ grato il fiume di questo ruolo di messaggero che la figlia amata le ha affidato, un gesto nobile dal sapore antico che rinnova la sua fiducia in lui, la ringrazia, scompigliandole i ricci con una leggera brezza, una lieve carezza di padre affettuoso.
Lo osserva Francesca , sempre più ammaliata dalla sua bellezza maestosa; a tratti sembra una distesa argentea incorniciato dal verde intenso della natura ai suoi fianchi, resa ancor più rigogliosa dalle frequenti piogge estive.
A tratti invece si fonde con essa, come se facessero l’amore per dar vita ad un’opera di Van Gogh.
-Mi appartieni, adorata figlia!
Sei sangue del mio sangue,
Io ti sento…
fluisci con me!
Esonda con me!
Danza con me!
Canta con me!
Fonditi con me!
Siamo una cosa sola…
…non ti lascerò mai!
(Flora Begni)